(dove non diversamente indicato, si tratta di photocollages di fotografie tratte da pubblicazioni a stampa; gli autori sono citati e le opere poste in ordine cronologico. Solo in alcuni casi, per ragioni iconiche, può non essere rispettato l’ordine cronologico: Cfr. Adriano Altamira, Area di Coincidenza, Brescia 2001. La data finale è quella relativa all’esecuzione della sequenza)


Area di coincidenza (1970 ca. - 1977)


(+ verifiche e completamenti 1977-80, restauri e completamenti dal 1992 al 2002, + nuove opere di Area di Coincidenza dal 2013)


 Area di coincidenza è una ricerca basata sulla libera associazione di immagini di opere d’arte riconosciute come simili al primo sguardo - e quindi assunte come omeosignificanti - collegate fra loro in coppie, trittici o sequenze (fino a raggiungere in qualche caso il numero di varie centinaia di immagini) a seconda della quantità di ritrovamenti e di confronti, e della funzionalità di questa enumerazione rispetto alla tesi da dimostrare.

I primi documenti raccolti erano per lo più costituiti da riproduzioni di opere d’arte degli anni ’60 e ‘70, trovate su libri, cataloghi, riviste, e in seguito riprodotte fotograficamente da queste fonti. Riproduzioni quindi non tanto “delle opere in sé”, ma “immagini di immagini della cultura in circolo”.

L’idea della ricerca è quella di giungere alla formazione di sequenze di fotografie che dimostrino la frequenza di apparizione e la persistenza di determinate costanti culturali - iconiche o concettuali. Su questa prima ipotesi, basata sul meccanismo del riconoscimento di una somiglianza, si imposta la prima fase (detta “spontanea”) della ricerca. La verifica eseguita in seguito sul materiale già posto in sequenza, permette di stabilire se le somiglianze siano effettive o apparenti, se confermino il paragone effettuato - implicito nel’accostamento delle immagini - oppure una qualsiasi ipotesi o conclusione a proposito dell’apparizione -più o meno frequente - di quella tipologia iconica sulla scena dell’arte.

Se anche questa seconda condizione (cioè il susseguirsi di ricorsi cumulativi) viene confermata, diventa palese che le sequenze così formate hanno la capacità di rivelare un contesto - circoscritto o determinato da costanti culturali a breve o lunga percorrenza - a seconda dell’estensione cronologica della sequenza stessa. In questo senso le analogie riscontrate fra le varie immagini permettono di rivelare la presenza di un particolare tipo di struttura socioculturale, di cui si poteva non sospettare l’esistenza o l’estensione.

D’altra parte è importante ammettere la presenza di immagini che non confermino necessariamente l’ipotesi che si voleva verificare, attestando però un’articolazione più complessa di quanto fosse plausibile supporre inizialmente.

In effetti oltre alle coincidenze vere e proprie che prestano il nome a questo lavoro - ovvero i casi di invenzione simultanea - la ricerca prevede la possibilità  della presenza di costanti generative; oppure di immagini legate fra loro da un grado di somiglianza pari a quello di parole omofone* (quinfi una somiglianza apparente ma non effettiva); e ancora della riutilizzazione di archetipi e stereotipi formali, di opere tradizionalmente assunte come modelli, di comportamenti indotti, di minime unità significanti, ecc.


* p. es. Marina intesa come paesaggio, come nome proprio o come settore delle forze armate,



Area di coincidenza (c. 1970 - 1977)

(Coincidence zone)

(plus reviews and completions 1977-80 - restorations and completions from 1992 to 2002 - plus new works for Coincidence zone from 2013)


Area di Coincidenza (Coincidence zone) is a research based on the free association of images of artworks, perceived as similar at first glance - and therefore assumed as homologous. The images are linked in pairs, triptychs or sequences (in some cases reaching up to the hundreds) based on the level of connections and comparisons and of the functionality of such enumeration in demonstrating the thesis.

The initial material consisted mostly of reproductions of artworks from the 60s and 70s, found in books, catalogues, magazines, that the artist collected and later reproduced photographically; not mere reproductions of the works themselves, but "images of images of contemporary culture".

The aim of this research is to create sequences of photographs that demonstrate a frequency of appearance and persistence of certain culturally iconic or conceptual constants. The first phase of the research is based on the hypothesis of mechanisms of recognition of similarity, defined as spontaneous. The ensuing analysis of the sequentially placed material allows to determine whether the similarities are actual or apparent, whether they confirm the comparison – implicit in the juxtaposition of the images – or another theory or conclusion, regarding the appearance and frequency of that iconic typology on the art scene.

If this second condition (of cumulative recurrence) is confirmed, it becomes evident that the sequences thus formed, reveal a context - circumscribed or determined by cultural constants of varying duration - depending on the chronological extension of the sequence itself. In this case, the analogies found between the various images can reveal the presence of a particular type of socio-cultural structure, whose existence or extent may not have previously been imagined.

On the other hand, it is important to include images that do not necessarily confirm the hypothesis, but rather attest to an even more complex articulation than was supposed initially.

In fact, in addition to actual coincidences that lend the name to this work – i.e. instances of simultaneous invention – the research provides for the possible existence of generative constants; or images linked to each other by a degree of similarity such as that found in homophonous words * (hence an apparent but not effective resemblance); and for the re-utilization of formal archetypes and stereotypes, of works traditionally assumed as models, of induced behaviours, of minimal meaningful units, etc.


* i.e. Marina intended as landscape, as a proper noun or as a sector of the Italian armed forces, etc.




Area di coincidenza
2001
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